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Effetto "3Tree"- parte prima-

Effetto 3 tree -parte 1-

E’ arrivata da poco la primavera e con lei il desiderio di uscire all’aria aperta per godere con tutti i sensi questo risveglio stagionale. Profumi, suoni, forme, colori e sapori che cambiano ed irrompono nel nostro quotidiano chiamandoci a sé. Se lavoriamo tutta la settimana in un ambiente chiuso, o viviamo in una contesto cittadino, questo impulso diventa addirittura una necessità impellente. Quello che potremmo ipotizzare sia una caratteristica dell’uomo metropolitano attratto magneticamente dalla natura ha, non solo un solido fondamento scientifico, ma lo si ritrova soprattutto nelle antiche tradizioni. Non è un caso che la cultura orientale lo abbia sublimato e trasformato in pratiche strutturate di prevenzione ed igiene con molto seguito. Sto parlando delle pratiche di barefooting - camminare scalzi- tree hugging- abbracciare gli alberi - e del forest bathing -immersione nelle foreste-. Come spesso accade, a supporto di ciascuna di queste pratiche esiste una filosofia ed un grande rispetto verso l’ambiente che ci accoglie come esseri umani. Tralasciando le prime due tipologie di approccio, mi vorrei soffermare sulla terza che mette al centro l’insieme degli attori coinvolti: i quattro elementi (aria, acqua, terra, fuoco) e l’uomo. Già i nostri nonni, per arginare i possibili effetti dell’inquinamento e del conseguente stress causato dall’ambiente urbano, avevano pensato di piantare alberi sulle principali vie di comunicazione e di creare parchi e giardini nelle aree più congestionate. Un beneficio non secondario era quello di fornire ombra con effetto termoregolatore, di consentire lo stoccaggio della CO2 nelle cortecce pulendo l’aria e, soprattutto per effetto della fotosintesi, scatenare quello che è un aerosol di H2O alla portata di tutti. Lasciando le città ed i nostri avi lungimiranti tornerei in Oriente e precisamente in Giappone, dove, agli inizi degli anni 80 il Ministero delle Foreste aveva inserito nei protocolli di Sanità Pubblica un programma in cui non solo si consigliava, ma anche prescriveva, il girovagare nei boschi: Shinrin Yoku tradotto all’occidentale il Forest Bathing o Forest Therapy, appunto. Naturalmente con la minuzia organizzativa tipica del Paese del Sol Levante tali procedure sono indicate in modo puntuale e descritte per tipologie di utenza e patologie, per cui esistono percorsi certificati per ciascuna necessità. In Italia ancora non vi è una grande diffusione di tale prassi, ma il nostro Bel Paese avrebbe tutte le carte in regola per offrire a noi tutti questa meravigliosa opportunità. Gli studi che suffragano gli effetti dell’immersione nel verde sono talmente illuminanti che abbiamo deciso di inserire con entusiasmo questo “Effetto 3tree” nelle nostre proposte. L’ambiente naturale, insomma, avrà sull’organismo l’effetto di amplificare come un circolo virtuoso, gli effetti dello Yoga e del Nordic Walking.

Questo è solo un aperitivo, una sorta di "green tonic"! Se vorrai continuare a scoprire i plus di questa pratica continua a seguirci.




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